8 giugno 2020

un altro ennesimo lunedì

ogni tanto apro il blog, inizio a scrivere e poi devo interrompere, col risultato di avere la cartella bozze piena di post mai terminati o pubblicati. ma, a futura memoria, vedrò di recuperare. 
Dall'ultimo post sono passati quasi due anni, e moltissimo per noi è cambiato, direi stravolto.
Nell'immediato, concreto e gestibile, figlia grande deve affrontare l'esame di terza media online, con tutti gli imprevisti tecnologici del caso dietro l'angolo e incrociando le dita che almeno nei giorni degli esami gli insegnanti si rechino a scuola e che dispongano di una linea funzionante per il collegamento. 
Questi tre mesi di DaD sono stati istruttivi, da molti punti di vista. Plaudo ai suoi prof, che in meno di una settimana sono riusciti ad organizzarsi in modo più che accettabile e avevano sempre un piano b pronto in caso di malfunzionamento della loro linea ( video o slide post lezione pronti per i ripassi offline e comunque a disposizione per chiarire dubbi). Il programma è stato completato con ottimi risultati, forse addirittura hanno studiato più da casa che andando a scuola... so di andare contro corrente ma per noi la DaD si è rivelata molto efficace e le ragazze, con qualche riaggiustamento dei carichi di lavoro sarebbero pure contente di continuare (si Ok, mancano i compagni, ma mica tutti...) Come famiglia (capitolo a parte lavoro, non voglio parlarne qui)  è stato un periodo molto interessante ed istruttivo... sicuramente positivo.
Concordo però sul fatto che il Paese non sia assolutamente pronto a questo, né sul piano tecnologico, né delle competenze, né più semplicemente dell'organizzazione del lavoro, della famiglia (che solo in minima parte è quella del mulino bianco, a cominciare dagli spazi), della gestione terza età e i limiti ad essa collegati. Lavorare si deve (solo alcune categorie di lavoratori hanno potuto lavorare da casa, e comunque farlo con i figli intorno non è la stessa cosa, se poi devono connettersi anche loro e magari sono piccoli e li devi supportare...) ma se si lasciano i figli da soli a casa è abbandono di minore, giusto per fare un esempio... e ci sarebbero molte altre riflessioni ed esempi da fare. Tante famiglie con figli intorno a noi, tra queste una, stessa età di figlia grande, dal 24 febbraio non apre un libro, niente dad -nel suo caso eh, non è nel contratto dei prof.-  [Per fortuna non è cosi per tutti, ci sono tantissimi insegnati a tutti i livelli di istruzione, che hanno svolto un lavoro fantastico, con passione e generosità, andando ben oltre il loro "dovere", e sarebbe giusto ringraziarli e ricordarsene] eppure il 17 anche lei sarà chiamata a sostenere un esame per il passaggio a livello successivo... le daranno l'illusione, sono obbligati a farlo,  di avere gli strumenti adatti e nella nuova scuola scoprirà invece che così non è, anzi, è messa peggio di prima. E poi quante famiglie che stavano in piedi solo perché mai assieme? Che posso dire al ragazzino che, quando la sorella maggiore non c'è, cerca rifugio nel mio giardino, con gli occhi sbarrati, per rendersi invisibile a una madre troppo spesso fuori controllo ma intoccabile? lo accogli, gli dici che può venire a studiare qui, di tener duro che i 18 arriveranno anche per lui (il più è già dietro le spalle, ogni mese che passa è più vicino) che non deve essere per forza una vita in tensione, sempre all'erta...
E comunque, col piffero che la chiusura ha reso tutti migliori, leggo e vedo di persona bassezze e cattiverie gratuite che mai avrei immaginato...
buon lunedì.

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