14 agosto 2018

14 agosto 1984... ennesimo sgambetto della vita. Ci ha buttati a terra, poi ci siamo rialzati. E' stata dura, abbiamo quasi raschiato il barile, un passo alla volta con fatica immensa ma non ci siamo arresi e ne siamo usciti. Oggi, 14 agosto 2018, mentre seleziono cosa tenere e cosa cestinare in vista del prossimo trasloco, penso. Penso troppo, mi fuma la testa, ma devo affrontare certe questioni. La cosa assurda è che ci sono pacchi che mi seguono da anni, da più traslochi, chiusi la prima volta e mai più aperti. Questa volta ho deciso di aprirli, di salutarne il contenuto e attribuire le responsabilità. Il dolore inizia ad affievolirsi? NO. Le cicatrici interiori sono lì, tutte e anche di più, se ne sono aggiunte altre, alcune in rilievo altre un po' mimetizzate. Mi stanca moltissimo, i ricordi e le emozioni che si stanno muovendo mi mettono a dura prova. Più che dolore, ma c'è anche quello, oggi c'è rabbia. Tanta rabbia. Rabbia che a momenti è quasi odio. E io trovo che l'odio e la rabbia siano un enorme spreco di energia. Rabbia verso chi avrebbe dovuto proteggermi e non lo ha fatto. Ho perso fiducia nella gente? No, quella l'avevo già persa in precedenza per altre cose, sono sveglia e imparo in fretta. Ma il tradimento più grande è venuto allora e da chi era più vicino e ho capito di non poter fare affidamento su nessun altro che me stessa, in modo assoluto. Ho imparato molto. Una vita di corsa, sempre la testa impegnata in mille cose. Ma se accumuli senza mai scaricare rimani senza fiato, non respiri più. E ragioni meno lucidamente. Ho esaurito la pazienza, davanti all'incompetenza o a certi comportamenti non riesco più a tacere. Mi stanca ugualmente. E' il momento di fare pulizia a fondo e magari anche un upgrade. Ci starebbe bene anche un vacanza ma per quella ci sarà tempo dopo.

2 commenti:

  1. In bocca al lupo.
    Dopo la tempesta c'è la calma.
    L'oceano, almeno in superficie, si calma.
    Dentro ha un universo, vita, energia!

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